venerdì 31 luglio 2009

Dobbiamo appartenere a qualcuno per essere qualcuno?


E' che noi dobbiamo essere elastiche: saper fare un po’ di tutto, ma fingere di non saper fare niente, dedicarsi completamente a qualcuno e saperne fare a meno, essere belle e brutte, vecchie e giovani, sole…


Ma perché non dire che una bella scopata senza conseguenze è più piacevole?
Ma come sei triviale, è il punto di vista di un amante di un uomo ma non il nostro non di una donna..



Eh già perchè noi donne ...Noi siamo delle creature primitive, questa è la ragione ,abitiamo ancora nelle caverne noi, non amiamo le cose semplici no, noi amiamo le cose contorte, complicate, non possiamo diventare moderne,se diventiamo moderne smettiamo di essere donne ,noi vogliamo essere legate a qualcuno anche se ci strozza, vogliamo essere di qualcun altro e non c’è fine non c’è rimedio, dobbiamo appartenere a qualcuno per essere qualcuno


Ieri ho visto un film da donne " Due partite" di Cristina Comencini.
La storia di 8 donne borghesi , di due diverse generazioni .
Le prime quattro si riuniscono ogni giovedì, intorno a un tavolo da gioco. Sono gli anni 60 e loro hanno vestiti per bene, collane, messe in piega e ombretti colorati.
Le altre sono le figlie, sempre stressate, di corsa, e minimali.
Il 68 fra di loro è come una parentesi di gioco, senza nessuna conseguenza, tranne una grande confusione di ruoli e di ambizioni: fare un figlio, non farlo, il lavoro, le scelte, il sesso e l’illusione dell’amore, la solitudine e il rapporto con la madre.
Ho riportato le frasi che mi hanno colpito di più..........

Concludo chiedendomi : Ma è così? Dobbiamo essere di qualcun altro per essere noi stesse? Per legittimare noi stesse?

La figlia di qualcuno, l'amica di qualcuno, la fidanzata di qualcuno, la moglie di qualcuno?
Io voglio solo essere me stessa ma non bastare a me stessa, voglio essere di qualcuno e voglio essere qualcuno, voglio scopare e fare l'amore, voglio poter decidere e voglio che qualcuno decida per me.....Voglio tutto questo. E' IMPOSSIBILE?





11 commenti:

  1. grazie per il commento, fa piacere che qualcuno, che non conosci, passi a trovarti. E condivida il tuo pensiero, per di più.
    A presto, Domenico

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  2. cazzo che domandone..
    non so se sia possibile ma secondo me non e' consigliabile. Bisognerebbe bastare a se' stessi, appartenere solo a se' stessi e decidere per se'. Tutto il resto che gli altri ci possono dare e' un dono che la vita ci offre di cui bisogna fare incetta senza dipenderne, e se ci fa piacere possiamo affidare un pezzo della nostra autonomia, del nostro libero arbitrio a chi amiamo sapendo pero' che questo non ci fa rinunciare in nessun modo a esssere noi stessi.
    Beh se ci riesci poi dimmi come hai fatto :)

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  3. Domenico: lo condivido pienamente! Passa qui da me quando vuoi!

    Gary: anche io sono dell'opinione che non sia consigliabile. Ed è per questo che vorrei essere le ultime tre righe del mio post....di solito ci riesco benissimo...anche se la società ci spinge ad essere di qualcuno e solo di qualcuno....il rischio è diventare solo di noi stessi e neanche questo è consigliabile!
    Cmq se dovessi riuscire a fare una qualsiasi cosa ti svelerò come ho fatto!!

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  4. guardando film più belli potrai trovare risposte

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  5. Posso dirti che appartenere a qualcuno totalmente e appartenersi reciprocamente è una cosa che ho sempre desiderato e mai raggiunto in vita mia? Noi siamo anche (credo soprattutto) "negli altri".

    Un abbraccio, Diletta.

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  6. eh, cara Diletta, pensavo al femminismo, ieri, mentre cercavo di imparare a ballare la salsa in questa piovosa e noiosa estate oxfordiana....La regola è che l'uomo decide tutto e la donna segue, non prende mai l'iniziativa. DI fatto sono incapace di abbandonarmi ai comandi di un altro anche solo per ballare. I miei partner continuavano a dire "sulla pista da ballo comandano gli uomini, le donne seguono, e tu non voui seguire". Non lo facevo apposta, ma mi sa che c'è qualcosa a livello inconscio che mi impedisce di farlo. E ho pensato che il femminismo forse un po' ci ha rovinate....appartenere a qualcuno, bah. Fino a un certo punto. Qualche mese fa sarei stata disposta a rinunciare ad un' eventuale carriera per favorire quella del mio ragazzo (quasi ex) negli states. Adesso mi dico, grazie a dio non è successo, si è rivelato essere una creatura abbastanza orribile. Il mio cuore, però, adesso ce l'ha un altro. Un altro che ne assaggia e mastica pezzettini ma dice "dovresti restare col tuo ragazzo". Le persone non vogliono che gli apparteniamo, forse, in fondo in fondo. E forse è bene così ;)

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  7. A parte ringraziarti per la visita, penso che possa affermare che tornerò a trovarti perché i quesiti che poni, pur non essendo donna, mi colpiscono particolarmente.
    Cordialmente.
    Fra

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  8. @ Dilaudi Il film credimi era veramente molto bello!
    @ Laura Appartenere a qualcuno è bello. Accade forse, almeno credo, quando abbiamo
    la consapevolezza di appartenere anche a noi stessi, e soprattutto accade quando entrambe le persone hanno il coraggio di appartenersi senza annullarsi...capirai sembra facile... (pensiero contorto :-) ) Un abbraccio!

    @ thetrick ...Oxford quanti ricordi...ma c'è ancora il club latino? ci andavo sempre!!
    Per ritornare all'appartenenza... tu rinunciando alla tua carriera avresti annullato te stessa e in amore non bisogna annullarsi, soprattutto per le creature orribili!
    E cmq hai ragione, le persone non vogliono che gli apparteniamo...o meglio ancora, vogliono che gli apparteniamo..poi quando capiscono che gli apparteniamo si spaventano e allora ci consigliano magari di appartenere a qualcun altro! un abbraccio da un ex nostalgica Oxfordiana e poi Londinese!
    @ Fra sono contenta se passi di qui...parlerò anche di cose da maschi!!! Io di sicuro passerò a trovarti, leggerti è un vero piacere.

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  9. dilaudid...guardalo e poi mi dirai!!! baci

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  10. ...Ma rilasciati!Abbandonati!In un mondo filmato,regolato,controllato,razionalizzato, non credi che la salvezza risieda in un attimo di follia,di smemoratezza?La spietata omologazione del mondo moderno la si può vincere, anche se per un attimo,nella saggezza
    dionisiaca, quella tragica e pre-platonica,vissuta nell'isolamento del mistico, nell'estasi (ékstasis: uscita da sé)che smarrisce l'anima ammirando il suo dio,oppure cercata nel caos del rito collettivo,nel turbinio delle danze dei Dervisci,al fine di dimenticare se stessi e ricongiungersi con l'Uno indifferenziato.Danza,Diletta,danza al sole del tramonto!Sicuramente troverai altre fiammelle che con te si toccano e per un attimo,
    fosse anche uno solo, sarai felice. Sarai baccante in luoghi sconosciuti,il suono dei tamburelli ti sfiniranno e regredirai fino a perdere i criteri logici e morali.Abbandonerai il demone di Socrate che agisce come censura
    interiore a frenare l'azione e abbraccerai la forza orgonica,incontenibile,dell'impulso omerico.Ti lascerai cullare dai Sabba medioevali delle streghe,dal mondo capovolto del carnevale veneziano,dal nomadismo,allucinato e mistico,dei folli di Dio della Russia zarista.Ma,sappilo fare e soprattutto non farlo da solo...

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